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Ecografia muscolo – scheletrica

L’ecografia è un esame diagnostico che porta con sé un importante vantaggio legato al fatto di essere un esame assolutamente innocuo.

Questo perché si basa sul principio della trasmissione delle onde ultrasoniche, che non arrecano danno in alcun modo al paziente, e può essere anche ripetuto più volte e a breve termine per seguire l’evoluzione della patologia.

Nel caso specifico, l’ecografia muscolo-scheletrica, risulta essere un esame vantaggioso per diversi motivi:

  • non richiede una particolare preparazione;
  • è economico;
  • ha una breve durata;
  • è altamente personalizzabile in base alla problematica da indagare
  • è innocuo;
  • è un esame dinamico, perché durante l’esecuzione dell’ecografia, la parte del corpo interessata, può essere valutata anche durante i movimenti attivi e passivi, oltre che a riposo;
  • è ripetibile.

Gli svantaggi dell’ecografia muscolo-scheletrica sono dovuti all’impossibilità di valutare la parte ossea delle articolazioni, fatta eccezione per il periostio.

L’ecografia, come detto precedentemente, utilizza gli ultrasuoni. Gli echi prodotti dagli ultrasuoni colpiscono i tessuti e vengono riflessi in modo diverso a seconda della composizione del tessuto stesso. Questo produce degli echi di ritorno che vengono poi elaborati in un’immagine che rappresenta la struttura anatomica della parte del corpo indagata durante l’esame.

L’esame ecografico permette un’accurata visualizzazione di muscoli e tendini, e di alcuni legamenti.
Può quindi valutare eventuali interruzioni della continuità di queste strutture, la presenza di alcune piccole calcificazioni nel contesto muscolare e tendineo o nei punti in cui i tendini si inseriscono sulle ossa.

L’ecografia muscolo-scheletrica riesce inoltre a valutare la presenza di liquido nelle articolazioni (di natura traumatica o  infiammatoria), nel contesto muscolare (a seguito di interruzione delle fibre muscolari e formazione di raccolte ematiche) e nella porzione periferica dei tendini (di natura infiammatoria).

QUANDO ESEGUIRE UN’ECOGRAFIA MUSCOLO-SCHELETRICA?

L’ecografia muscolo-scheletrica rappresenta sicuramente l’esame di prima scelta in seguito a tutti quei traumi o incidenti che possono aver causato una rottura di un tendine, di un muscolo o di un legamento, uno strappo, o comunque un’interruzione totale o parziale delle fibre.

Grazie agli ecografi e alle sonde di ultima generazione, l’ecografia muscolo-scheletrica è diventata un esame diagnostico importante anche per alcune patologie degenerative, come la periartrite scapolo-omerale o per la valutazione di alcune lesioni legamentose della caviglia.

In sostanza, attraverso l’ecografia muscolo-scheletrica, si possono valutare le patologie a carico dei muscoli o dei tendini, delle borse, dei tessuti sottocutanei.

E’ l’esame di prima scelta per:

  • tendiniti;
  • stiramenti o strappi muscolari;
  • tendinopatie;
  • borsiti;
  • cisti;
  • entesiti;
  • tunnel carpale;
  • ematomi sottocutanei o intramuscolari.

È importante portare in visione altri esami o accertamenti già eseguiti, in modo da poter avere un quadro ben delineato e poter valutare l’evoluzione della patologia.

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