Ecografia capo e collo

Che cos’è l’ecografia del capo e del collo?

L’ecografia del capo e del collo è un esame di tipo diagnostico che permette di visualizzare, attraverso emissioni di ultrasuoni non dannosi per l’organismo, le ghiandole salivari sottomandibolari e le ghiandole parotidi, i linfonodi del collo, la tiroide e gli organi contigui (paratiroidi).

In che cosa consiste l’ecografia del capo e del collo?

L’ecografia del capo e del collo è un esame non invasivo che generalmente non provoca dolore e dura circa 20 minuti.

Il paziente viene fatto stendere supino (a pancia in su) sul lettino ecografico e la parte interessa verrà cosparsa con uno strato di gel trasparente, che favorisce la trasmissione degli ultrasuoni in profondità.

Sono previste norme di preparazione?

Per eseguire l’ecografia del capo e del collo non è necessaria alcuna preparazione: al paziente verrà soltanto richiesto di liberare la parte interessata da indumenti o preziosi.

Chi può eseguire l’ecografia del capo e del collo?

L’ecografia del capo e del collo è un esame privo di rischi perché sfrutta onde ad ultrasuoni, innocue per l’organismo e proprio per questo motivo, chiunque può sottoporsi all’esame.

Per tutte le ecografie erogate in regime privato non è quindi obbligatorio essere in possesso della prescrizione medica o dello specialista (è comunque consigliato).

Per le ecografie erogate in regime di convenzione con il S.S.N, l’assenza dell’impegnativa preclude l’esecuzione della prestazione.

Perché si fa l’ecografia del capo e del collo?

L’ecografia del capo e del collo è di supporto nella diagnosi di:

• Patologie infettive ed infiammatorie;
• Neoplasie;
• Calcolosi salivare;
• Noduli tiroidei;
• Patologie tiroidee (Morbo di Basedow, Tiroidite di Hashimoto, Gozzo tiroideo.);
• Stati infiammatori o ingrossamento delle paratiroidi;
• Linfoadenomegalie infiammatorie o neoplastiche.

A chi mostrare l‘ecografia del capo e del collo?

Il paziente che esegue l’ecografia del capo e del collo può far visionare le immagini e il referto al proprio Medico di Medicina Generale o al medico specialista che ha prescritto l’esame.